Il costo della psicoterapia
- Tancredi Pascucci
- 22 ago 2014
- Tempo di lettura: 2 min
Spesso si dice che la psicoterapia costa troppo. Chi lo dice parla per ignoranza o perchè ha conosciuto degli psicoterapeuti incapaci. Cosa vuol dire fare buona psicoterapia? La psicoterapia non è un paio di scarpe da comprare durante i saldi, che hanno il pregio di essere direttamente osservabili, bensì è un servizio. Tralasciamo le spese - comunque presenti e non indifferenti - di affitto, formazione e tasse e concentriamoci su quei (pochi) soldi guadagnati che avanzano per ogni seduta. La psicoterapia è innanzitutto una relazione di cura. Il paziente è sotto la responsabilità del suo terapeuta. Il terapeuta può arrivare a conoscere il paziente meglio di chiunque altro, ma inizialmente terapeuta e paziente sono due sconosciuti. E uno sconosciuto può essere anche uno sconosciuto pericoloso per sè stesso e per gli altri. E quando un paziente in cura fa male a se stesso o agli altri, secondo voi chi è fra le prime persone a essere sospettate di aver fatto un cattivo lavoro? Lo psicoterapeuta. Il terapeuta non rischia solo penalmente o fisicamente. Un paziente che fa male a se stesso o agli altri è sempre un fallimento per chi l'ha preso in cura. Ogni volta che un terapeuta prende in cura un paziente ha un altro rischio da mette in conto: quello del fallimento terapeutico. I rischi non si possono correre sempre a gratis. La pazienza e l'empatia non sono dei beni infiniti. Non tutti i pazienti sono facili da ascoltare, alcuni sono noiosi, altri sono insopportabili, altri sono semplicemente più lenti nel fare progressi. Non si può essere pazienti a titolo perennemente gratuito, la pazienza gratis la si dedica al volontariato, al proprio partner, alla famiglia, al rispetto delle leggi, agli amici e allo studio. Gli altri pagano, la storia è piena di filantropi che picchiavano la moglie e abbandonavano le famiglie. L'empatia è la capacità di farsi carico dei problemi altrui, mettendosi nell'ottica dell'altro per comprenderlo appieno. Ascoltare la sofferenza, genera sofferenza, a gratis figuriamoci. Guardacaso, le associazioni di volontariato sono quelle coi lavoratori più stressati! Un altro punto molto antipatico al profano è il pagamento delle sedute saltate senza preavviso. Provate a immaginare un centometrista. Mesi di allenamento, notti insonni, adrenalina, tesnione prima della partenza. Un'ora prima gli dicono che la gara è annullata. Pensate ai commercianti che ora sono nella trincea dei saldi. Pensate a quante volte capita loro il classico cliente infame, di quelli che ti girano per tutto il negozio, mettono a soqquadro i vestiti, fanno un sacco di domande sulla taglia e la marca, e alla fine se ne vanno senza aver comprato niente. Non pensate sia una cosa che faccia stare male il povero commesso, che magari si è impegnato e alla fine si prende la delusione di un mancato acquiso? Questo è ciò che succede con la seduta mancata. E per fortuna il pagamento della seduta saltata è una prassi diffusa.
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